Sospesa tra Venezia e la Laguna, con i suoi orti, giardini e antichi chiostri, l’isola della Giudecca, parla di un passato brulicante di attività e di opifici di fama internazionale. Cosa c’è da vedere oggi in Giudecca? Soprattutto, qual è l’esperienza di perdersi tra le calli solitarie e i suoi angoli più remoti?
La storia dell’isola ci mostra la sua doppia anima; quella dei palazzi e delle ville immerse nel verde dove la nobiltà veneziana amava ritirarsi e fare festa e quella delle fabbriche dove lavorava la gente comune. Fu il lavoro, tra l’800 e il 900, a rendere la Giudecca la naturale espansione di Venezia e a garantirne la grandezza. In città non c’erano spazi disponibili per le nascenti “fabbriche”, gli spazi della Giudecca divennero quindi preziosissimi.
Basti pensare al Molino Stucky, oggi hotel di lusso, che diventò il mulino più grande d’Italia, o alla Fabbrica della Birra che, con il marchio “Birra Venezia”, fu al secondo posto tra le fabbriche esportatrici italiane. Tantissimi erano gli stabilimenti - fornaci, cantieri navali, concerie, segherie, aziende agricole, cererie, maglierie – elevatissima la qualità delle produzioni. In Giudecca si creavano orologi di precisione, batterie elettriche e anche pianoforti. C’era perfino la lavorazione del ghiaccio per la conservazione delle carni. E che dire dellapiù prolifica casa cinematografica italiana?
L’isola non ha segreti per la nostra guida che ci accompagna in un tour d’eccezione. Iniziamo dall’alto, da una delle terrazze più belle della Laguna, camminiamo tra chiostri silenziosi e scorci a pelo d’acqua, percorriamo l’interminabile calle dove un tempo si “tiravano” le corde. Visitiamo capolavori d’arte e d’architettura e ritroviamo l’unico opificio ancora attivo, famoso nel mondo per l’incredibile pregio dei suoi tessuti artistici.
Venite con noi a scoprire i tesori della Giudecca?
Foto © Nexa Event & Travel Designers
